martedì 6 gennaio 2009

Risultati raggiunti


Alla fine del corso di Informatica Applicata, i risultati raggiunti sono:
1- buona conoscenza degli strumenti informatici nella rappresentazione e digitalizzazione dei progetti,
2- ottima conoscenza nell'utilizzo dei software di grafica vettoriale: AutoCad, Freehand, Illustrator e InDesign,
3- ottima conoscenza nell'utilizzo del software di grafica di tipo BIM: ArchiCad.





Libro scelto per l'esame: Mello Patrizia, "Ito digitale. Nuovi Media, Nuovo Reale", Roma, Edilstampa, 2008


Ito Digitale è un volume appartenente alla collana di libri “Information Technology Revolution in Architettura” . Il tema centrale di questo testo è l’utilizzo degli strumenti informatici nell’elaborazione del progetto che Toyo Ito è stato uno dei primi architetti a mettere in evidenza la questione dell’elettronica a cui l’architettura del nuovo millennio deve far riferimento.

In questo libro sono esaminate le più importanti opere progettate dall’architetto giapponese. Infatti, nel 1986 a Yokohama, Ito costruisce la Torre dei Venti. È un'architettura molto innovativa che, per soluzioni formali e tecnologie impiegate, rivela tutta la contemporaneità delle opere del XXI secolo. Non si è trattata di una progettazione ex-novo, ma di un intervento sulla preesistente torre in cemento armato, costruita negli anni '60, che fungeva da serbatoio dell'acqua per l'impianto di condizionamento del centro commerciale sottostante. L’idea di Toyo Ito prevedeva di trasformare l'anonima costruzione in un forte segno urbano, utilizzando la luce come elemento dominante in maniera tale da mantenere vivo il rapporto con la città anche di notte. Quindi la luce è concepita non solo un elemento funzionale, ma parte integrante dell'architettura e del progetto.

Nel 2001, Ito progetta la Mediateca di Sendai in Giappone, un edificio interamente vetrato, caratterizzato da “tubi” irregolari che attraversano i sei piani. La copertura è una piastra di cemento che è sostenuta da pilastri a forma circolare, cavi all'interno e costituiti da molti elementi leggeri. Tale struttura consente alla luce di penetrare all'interno quasi annullando tutti gli elementi strutturali, dando l'impressione di un edificio privo di gravità, quasi sospeso su sottili appoggi.

Nel 2002 l’architetto progetta due opere architettoniche: il Padiglione della Serpentine Gallery a Londra e il Padiglione di Bruges in Belgio. La prima opera è stata progettata con l’intento di realizzare una struttura senza sostegni interni. Infatti, la struttura, costituita da un sistema reticolare in barre di acciaio, è ottenuta dall’elaborazione dell’algoritmo di un quadrato che si espande mentre ruota. Il tutto definisce una superficie continua che funge sia da elemento strutturale sia da elemento decorativo.

Nella seconda opera, l’architetto lavora sul concetto di superficie che piegandosi a forma di "U”, crea un passaggio. La struttura è costituita da semplici pannelli alveolare di alluminio, rinforzati con fogli ovali di alluminio che riequilibrano la struttura aumentandone la sua rigidezza. La disposizione di questi ovali creano un effetto armonico condizionato dai giochi di luce e di ombre che ne modificano l’impatto con l’esterno.

Una delle più importanti opere architettoniche progettate da Toyo Ito è l’edificio realizzato per il marchio Tod a Tokyo nel 2004. L’elemento caratterizzante quest’architettura è la natura: una serie di alberi sovrapposti configurano l’involucro dell’edificio, definendone la struttura in cemento. L’architetto decide di utilizzare il cemento per distinguere l’edificio dall'ambiente costruito circostante, popolato d’imponenti costruzioni vetrate. Non utilizza un sistema strutturale murario massiccio, ma un sistema fatto di linee che simula tanti rami di alberi che s’intrecciano e generano una facciata dinamica realizzata con cemento e vetro.

Fondamenti di Grafica e Comunicazione


La costruzione del layout digitale della pubblicazione del progetto è stato eseguito direttamente con un software d'impaginazione ( Adobe InDesign Cs3).
E' stata scelta una scala cromatica Hydro.
La struttura del layout è molto semplice e ben organizzata, ovvero presenta un equilibrio tra i vari componenti digitali della rappresentazione. Essa è rappresenta da due fasce, evidenziate con una tonalità di colore più scuro rispetto al resto del layout, che si sviluppano in senso orizzontale, poste nella parte alta e bassa del layout, nelle quali sono inserite tutte le informazioni principali: Università, Corso di laurea, numero di tavola, informazioni sullo studente..
Tale struttura è costituita anche da due fasce che si sviluppano in senso verticale, poste alle due estremità dell'impaginato, nelle quali vendono inserite tutte le informazioni del progetto, quindi il "testo".
Il Layout digitale presenta una struttura equilibrata e simmetrica evidenziata soprattutto dalla parte centrale del layout in cui si sviluppano tutti gli elaborati grafici del progetto.
Sullo sfondo del layout è stato inserito un render a schizzo, realizzato con il software Archicad
Dimensioni foto: 42 x 29,7 cm, 300 dpi
In Photoshop ho modificato l’opacità portandola al 35%.
L’immagine è stata inserita precisamente in ogni pagina mastro.

Fotografia Digitale e Plastico


Dopo aver realizzato il plastico di studio del progetto sono state effettuate delle fotografie digitali in modalità macro a 300 dpi (Dot Per Inches, in italiano punti per pollice, ovvero il numero di punti presenti in 2,54 cm lineari).
Queste foto digitali, realizzate in un formato 3:2, verranno inserite nell'impaginato finale.
Tali foto sono state realizzate in tre diverse tipologie: una foto con luce naturale, una con luce artificiale e l'altra in modalità notturna.

Software CAD e BIM


Per il ridisegno del progetto la "Casa de Blas" è stato utilizzato un software di grafica vettoriale di tipo CAD: Computer Aided Design, cioè Progettazione Assistita da Elaboratore. Attraverso il software AutoCad 2007 sono state realizzate non solo piante, prospetti e sezioni del progetto,ovvero una grafica bidimensionale, ma anche diversi layout di stampa attraverso lo spazio carta e stili di stampa mediante il settaggio dei pennini a seconda della scala di rappresentazione.


Nella realizzazione del 3D, ovvero l'intera struttura nelle tre dimensioni, è stato utilizzato un software di grafica di tipo BIM: Building Information Modeling che indica l’ottimizzazione dei processi di progettazione, costruzione e gestione di edifici e immobili. Attravero il software ArchiCad 11 è stato sviluppato il 3d dell'opera. Sono stati realizzati render con lo studio del fattore solare e lo schizzo del progetto in bianco e nero attraverso il Motore di Rendering LightWorks e il Motore Schizzo, impostando gli opportuni settaggi. Infine, grazie alle molteplici funzioni di tale software, abbiamo estrapolato un abaco degli elementi costruttivi (Finestre).

Progetto - "Casa de Blas", Alberto Campo Baeza

Architetti

Alberto Campo Baeza, Ràul del Valle Gonzàlez


Committente

Francisco Melchor


Tecnico delle Costruzioni

Concepciòn Perez Gutièrrez


Costruttore

Juan Sàinz, Siete Encinas


Area

200 metri quadri



Destrizione del progetto

Situata in cima ad una collina vicino a Madrid, questa casa esprime la sintesi nella ricerca progettuale di Alberto Campo Baeza.
Una scatola di cemento armato delle dimensioni di 9x27 metri che diviene una piattaforma che su cui appoggia un'altra struttura scatolare ma trasparente di vetro e acciaio.
Nella "caverna" in diretta continuità con il terreno sono contenuti gli spazi serviti e serventi disposti come la tradizione impone: i primi sul fronte della casa, i secondi sul retro. All'interno finestre di forma quadrata incorniciano il territorio circostante.
Dal piano inferiore tramite una scala si accede alla scatola di vetro, un belvedere in cui è possibile fermarsi e ammirare, a tutto campo, il paesaggio circostante.
La base di cemento spunta dal terreno in maniera quasi impercettibile e le poche aperture che la punteggiano sono l’unico indizio che si tratta di un’abitazione.
La monotonia della superficie superiore è interrotta soltanto da una scala , che conduce al volume principale dell’abitazione, e della piscina.
Adagiata con leggerezza sulla sommità del cubo, l’agile struttura in vetro e acciaio consente la creazione di spazi in netto contrasto tra loro.
Mentre il padiglione in vetro è pensato per godersi il paesaggio, l’alternanza delle stagioni e i giochi di luce durante la giornata, gli ambienti racchiusi dal cubo di cemento più intimi e presentano una struttura ad alveare, arieggiata e illuminata tramite piccole aperture.
La pianta dell’edificio è rigorosamente ortogonale, organizzata intorno agli spazi comuni come la zona giorno e la zona pranzo al piano terra, e il padiglione panoramico al livello superiore.
Ai lati di questo ambiente centrale si trovano le camere da letto, i bagni, uno studio e gli impianti della piscina.
Manipolando vuoti e pieni, trasparenze e opacità, la casa si colloca facilmente nel paesaggio, arroccata ma al tempo stesso dolcemente adagiata sulla sua superficie.



Biografia - Alberto Campo Baeza

E' nato in Spagna, a Valladolid, nel 1946. Nel 1971 si è laureato in Architettura alla Escuela Tecnica Superior de Arquitectura di Madrid, per poi iniziare una prolifica attività professionale e un'intensa attività di conferenziere e visiting professor a livello internazionale.Nel 1977 è stato nominato professore ordinario all'Ecole Polytechnique Féderale di Losanna e nel 1999 alla University of Pennsylvania a Filadelfia. E' attualmente Accademico presso la Facoltà di Architettura dell'università di Madrid.

Nel 1996 pubblica il suo manifesto teorico "La idea construida - La arquitectura a la luz de las palabras".
Le opere di Campo Baeza si caratterizzano per una interpretazione critica del razionalismo novecentesco, sulla strada maestra tracciata da Mies Van der Rohe. Il suo minimalismo formale, si riempie di luce e di contrasti negli spazi interni delle case e degli edifici pubblici, rendendo vita ai materiali semplici (la pietra, il vetro e l'intonaco) che compongono le sue architetture.
Fra le opere riconosciute più importanti, le preziose abitazioni private - dalla casa Gaspar a Cadice (1992) alla casa De Blas a Madrid (2000), e i numerosi edifici scolastici e universitari. Le opere pubbliche inaugurate di recente (piazza di Almeria, sede della Caja Generale de Granada) hanno goduto di ampio consenso e riscontro presso la stampa specializzata. I progetti in corso più promettenti riguardano le sedi centrali della compagnia Telefònica e della editoriale SM a Madrid, ed il museo Entre Catedrales a Cadice.

Corso di Informatica Applicata




All'inizio del "Corso di Informatica Applicata" le mie conosce informatiche, si limitavano solo all'uso basilare dei software quali Autocad, Archicad, Illustrator ed InDesign.

Questo corso mi ha dato la possibilità di accrescere il mio livello informatico e di imparare il funzionamento di questi software.

L'utilizzo di tali strumenti informatici, utili nella rappresentazione di un progetto, è stato facilitato grazie allo studio di un'opera architettonica del arch. spagnolo Alberto Campo Baeza, la Casa de Blas. L'idea dell'opera architettonica e la personalizzazione nella rappresentazione del progetto viaggiano di pari passo per un efficace comunicazione visiva.